Sacrificio, sofferenza e punizione sortiscono, nella speranza di una redenzione, un effetto immobilizzante. Fallimento e sconfitta tendono inevitabilmente alla stasi per eccellenza, la cessazione dell’esistenza: un personaggio sotto quest’indole si colpevolizza per qualcosa e, anche incosciamente, tende a punirsi, a non agire, ad aprirsi alla depressione.